Il Womeze è un esperantido creato dall'autore emergente Mikelo Gulhe. È stato citato per la prima volta dal Gulhe nell'aprile 2007 nel saggio "Il Mondo futuro", col nome "Esperanto 2007". Poi, nella fase di "incubazione" ha avuto diversi nomi, nell'ordine: nepo, esperante e Xhomeze (come si auto-definiva)/ xhomese (in italiano).
È stato presentato al Mondo nel 2009 col nome "xomese" (ma si auto-definiva "Xomeze") e, infine, nel 2012 con la denominazione attuale (e, probabilmente, definitiva) ovvero womese (ma si auto-definisce Womeze).
Dal 30 marzo 2020 il nome "Womeze" è valido per tutte le lingue e può essere solo traslitterato, non tradotto.
Quanto ai significati di queste denominazioni:
- Esperanto 2007 ed esperante si riferivano all'Esperanto;
- nepo significava nipote (di nonno non di zio), nel senso che l'Esperanto era la lingua "madre", l'ido la lingua "figlia" e il nepo era la lingua figlia della figlia;
- xhomese, xomese e womese significano invece "lingua degli esseri umani".
Voci correlate[]
- Michele Guglielmino